Reykjavik ed Helsinki, maratone nell’estremo nord Europa
E’ stato un week end di maratone nell’estremo nord Europa quello che è appena trascorso, con Reykjavik in Islanda ed Helsinki in Finladia che hanno ospitato le loro 42 chilometri.
Edizione numero 29 per la maratona islandese, circa 13 mila gli atleti al via e nessun maratoneta africano, ne altri di altissimo livello e i tempi lo dimostrano. Nella gara maschile infatti il vincitore, l’atleta di casa Arnar Pétursson, già vincitore nel 2011, ha fatto segnare il tempo di 2h41’06. Alle sue spalle il polacco Piotr Karolczak con 2h41’16 e terzo l’australiano Andrew McLeod con 2h44’18. Fra le donne successo per Mary Brown con 3h04’03, davanti a Mariah Titlow Tinger staccata di 2 e Melinda Schwartc con 3h06’33.
Senza dubbio da sottolineare il grande successo che ogni anno, sempre di più, riscuote la maratona di Reykjavik. Niente ingaggi per atleti di livello mondiale, però numeri di partecipanti da far invidia a molte grandi 42 chilometri internazionali. Evidentemente, lo spettacolo di uno dei paesaggi naturali più belli del mondo attira più di una gara da personal best e con nomi importanti.
Un bel successo anche per la maratona di Helsinki, che ha accolto 6 mila runner per l’edizione numero 32. Anche qui i rilevamenti cronometrici non sono stati di grande rilievo, anche se a registrarli sono stati gli atleti keniani. La vittoria è andata al keniano Titus Kurgat con il tempo di 2h22’47, davanti all’etiope Endale Tekeliab e l’altro keniano Agnesus Mayio. In campo femminile successo per la keniana Salome Biwott con 2h41’55, davanti alla finlandese Leena Puotiniemi con 2h43’04 e alla keniana Sarah Kiptoo 2h46’36.